PEDAGOGIA DEI GENITORI

COS’E’?

“Pedagogia dei Genitori”, valorizzazione delle competenze e delle conoscenze educative della famiglia, nasce a Torino in seguito ad attività che sottolineano il protagonismo dei cittadini che si impegnano ad essere operatori sociali di salute mentale in una dinamica di reciprocità, alimentata dalla messa in discussione dei rapporti interpersonali.

La fecondità del protagonismo dei genitori, come cittadini attivi e primi conoscitori dei loro figli, fa sì che siano utilizzati come formatori all’interno delle scuole dal 1995, data in cui sono formalizzati i principi e la metodologia Pedagogia dei Genitori.

La famiglia è componente essenziale e insostituibile delleducazione.

Spesso le viene attribuito un ruolo debole e passivo che induce alla delega ai cosiddetti esperti.

La famiglia possiede risorse e competenze che devono essere riconosciute dalle altre agenzie educative.

SITOGRAFIA E BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO

SITOGRAFIA

BIBLIOGRAFIA

Narrare l’esperienza: metodologia pedagogia dei genitori Copertina flessibile 

Una ricerca complessa che porta a risultati semplici, applicabili nella curricularità e nella quotidianità, con un’ampia documentazione di vissuti e percorsi. Genitori di ieri, di oggi, di domani e genitori speciali, insieme agli insegnanti e agli esperti, realizzano il patto educativo costruendo una rete di affetti che abbraccia il soggetto dell’educazione: il figlio-alunno.

Strumenti per una medicina del nostro tempo Copertina flessibile 

Il contributo fornito da questa pubblicazione rappresenta una iniziativa innovativa nell’ambito della formazione per i progetti di miglioramento della qualità delle cure. Nei contesti sempre più si delinea la necessità di modelli teorici, di strumenti e metodologie che favoriscano la compartecipazione della persona e della sua famiglia alle cure. La sinergia tra Medicina narrativa, Metodologia Pedagogia dei Genitori e ICF permette di dare valore alle storie ed alle esperienze dei pazienti, alle competenze educative genitoriali all’interno del patto educativo scuola, sanità e famiglia con un focus sul grado di funzionamento della persona sia essa in condizione di salute o di malattia. In questa nuova prospettiva le azioni di cura mirano a stabilire un rapporto di fiducia che non è più basato su un’adesione acritica a saperi o interventi dati per acquisiti e indiscussi, ma su una concertazione che tiene conto delle competenze situate, concrete e quotidiane del cittadino e delle competenze formalizzate, generali e specifiche dei curanti.

Il libro colma, dal punto di vista scientifico e operativo, uno spazio lasciato in ombra dall’attuale ricerca: i saperi della famiglia, le competenze e le conoscenze dei genitori e la loro presa in carico da parte delle altre agenzie educative: scuola, sanità, ente locale. Illustra come la famiglia può prendere coscienza del proprio sapere e come gli esperti che si occupano di rapporti umani possono utilizzare questo capitale sociale. La Metodologia Pedagogia dei Genitori propone la famiglia come risorsa e partner attivo: in ambito sanitario, per restaurare il patto educativo terapeutico fondato sulla fiducia; nella scuola, per riproporre l’alleanza tra adulti di riferimento, genitori e docenti; nell’ente locale, per un nuovo welfare riflessivo fondato sulla cittadinanza attiva dei genitori. Il testo è rivolto: agli operatori della scuola; agli operatori della sanità, per l’umanizzazione della medicina nell’evoluzione dalla cura al prendersi cura; agli amministratori degli enti locali per elaborare politiche sociali in grado di dare cittadinanza alla famiglia e costruire reti di genitorialità diffusa.

La pedagogia di Lev Vygotskij. Mediazioni e dimensione storico-culturale in educazione 

Questo volume ripercorre l’opera e il pensiero dello studioso e scienziato sovietico Lev Vygotskij, illustrando il suo contributo alla pedagogia e alle scienze del comportamento umano. Parlare di Vygotskij oggi è importante poiché può essere considerato come il vero fondatore moderno di una pedagogia e di una psicologia aperte a discipline come la neurologia, l’etnologia, l’etologia, la sociologia, la storia e la filosofia. Il libro mostra quanto il metodo storico-culturale sia il cuore vivo di una concezione originale dello sviluppo umano e degli apprendimenti che può aiutare chi lavora oggi nell’ambito della scuola ma anche anche in quello socio-educativo e interculturale. L’opera di Vygotskij porta un contributo illuminante sull’importanza dell’apprendimento mediato e della sua dimensione sia sociale che storico-culturale, aspetti che possono aiutare e ispirare oggi gli operatori dell’educazione e della scuola nonché gli psicologi scolastici e dell’educazione. Le concezioni pedagogiche di Vygotskij sono una base metodologica molto innovativa e attuale per chi oggi si occupa di riforma dei programmi scolastici e della didattica, mentre la dimensione storico culturale rappresenta oggi un aspetto fondante delle visioni più moderne dei processi di apprendimento nell’era della globalizzazione e della transculturalità.

La Tv delle meraviglie. Educazione all’immagine televisiva per la prima infanzia

Oggi le immagini hanno un ruolo significativo per la formazione affettiva e cognitiva dei bambini. In particolare, la TV è diventata ormai tanto invadente nella loro vita quotidiana – anche in quella dei più piccoli, dei quali si occupa questo volume – da operare una vera rivoluzione nel modo in cui essi apprendono e comunicano la realtà. Una rivoluzione benefica in termini di arricchimento, di crescita e di curiosità, sempre che i bambini vengano messi in grado di comprendere il funzionamento del mezzo televisivo e di interagire consapevolmente con le sue “mistificazioni”. “La TV delle meraviglie”, basato su un percorso didattico sperimentato con successo in alcune scuole dell’infanzia, intende coinvolgere genitori ed educatori, e attraverso di loro gli stessi piccoli fruitori della TV. La parte teorica del volume, che si avvale anche dell’apporto di contributi esterni, riferisce dettagliatamente gli esiti delle moderne ricerche pedagogiche sull’argomento (tutte sottolineano la partecipazione emotivamente attiva dei bambini alle immagini televisive), soffermandosi sulle vie attraverso le quali si svolge l’interazione tra bambino e TV e su un possibile metodo didattico da applicare nella scuola e nello stesso ambiente domestico.